Sembrano concetti antitetici, ma dobbiamo imparare a coniugarli: i politici sono molto esposti alla corruzione, alle  minacce mafiose, alle pressioni delle lobbies: per controllarli e guidarli occorre una Stampa libera, una Televisione pluralistica, una Rete accessibile a tutti, una magistratura indipendente, una cultura di valori fondamentali.
In questa sala tratterò problemi di politica analizzati anche sul piano etico secondo le indicazioni che scaturiscono dalla Religione Universale.

clickmilano.com

Enrico Berlinguer:..i partiti democratici devono guidare, promuovere, formare una coscienza politica più avanzata.

Davide Casaleggio 08/04/17: Noi dobbiamo iniziare a capire in che direzione vogliamo andare!
Cuperlo 12/12/16 : Non ho paura del voto, ma ho paura del risultato!
Salvini 12/12/16 : Voglio votare con un sistema elettorale qualsiasi!
Grillo (riforma della Costituzione italiana): Al referendum costituzionale votate con la pancia!

 

IN QUESTA SALA:

CLIMA E APOCALISSE

ABOLIZIONE DEI VITALIZI

Grazie a quelli che si astengono dal voto!

REDDITO GENITORIALE

REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO

ISLAM e DEMOCRAZIA

Un PAPA Moderno

Sindacato Globale del Lavoro

NO alla violenza sulle donne

Rebus dei popoli

Gesù o Barabba?

Pace o Guerra?

Democrazia diretta

Quote rosa ?

Droghe libere

Finanziamento dei Partiti

Il Libero Arbitrio

ARMI NUCLEARI AL BANDO

I BENI COMUNI PUBBLICI O PRIVATI

CLIMA E APOCALISSE

ed.4/12/2018
Sembra che non ci sia ormai più tempo per salvare il Pianeta dal riscaldamento globale e molti cercano di convincere i Poteri forti della Terra a ridurre le emissioni di CO2 soprattutto non bruciando più carbone. Ma ciò purtroppo non sarà fatto perché i Potenti non vogliono perdere consenso elettorale a seguito di politiche di sacrifici e i grandi Capitalisti non vogliono rinunciare agli enormi profitti che ricavano dall'economia del consumismo e dello spreco.
Vorrei pertanto proporre qualche soluzione che non mi pare sia stata ancora presa in grande considerazione :
1) CONTROLLO DELLE NASCITE nei territori che tendono ad impoverirsi e in cui già ora la popolazione soffre la fame e muore per malattie causate dalle condizioni igieniche.
2) Creare estesi IMPIANTI DI PANNELLI SOLARI  nelle zone desertificate in modo da assorbire l'energia solare ed utilizzarla per produrre alimenti ad esempio in serre acqua-poniche in cui l'acqua filtrata dalle piante circola in vasche con pesci che la rendono fertile e quindi riciclata per alimentare le piante stesse.
3) Utilizzare i MULINI EOLICI dove vi sono venti quasi costanti per produrre energia elettrica.
4) Imporre l'uso di VEICOLI ELETTRICI per i trasporti di merci e persone.
5) RIDURRE LO SPOSTAMENTO FISICO DELLE PERSONE sia per motivi di lavoro, sia per scopo di divertimento e cultura rendendo sempre più efficiente la rete di telecomunicazioni che rende possibile trasmettere dati in tempo reale per trasferire documenti, per la comunicazione interpersonale, per lo studio e la conoscenza di opere scientifiche, letterarie, artistiche figurative o musicali.
6) Affidare alle Istituzioni sovranazionali il compito di garantire a tutti gli Esseri Umani una vita dignitosa e serena indipendentemente dalle origini geografiche ed etniche riducendo al minimo i flussi migratori ed operando in modo deciso per la eliminazione delle guerre, della fame e delle malattie.

Grazie agli astenuti delle elezioni!

post. del 01/06/15

Vorrei esprimere tutta la mia gratitudine ai cittadini italiani che con grande altruismo e generosità hanno rinunciato al loro diritto costituzionale di eleggere i rappresentanti del popolo, avendo consapevolezza della propria incapacità ed inadeguatezza culturale, e pertanto hanno preferito cedere la loro quota di sovranità agli altri cittadini certamente più idonei di loro. Grazie di cuore!

 

EXPO Albero della vita

REDDITO GENITORIALE

ed. 21/02/2018
Tutti i partiti si sono resi conto che per avere qualche speranza di arrivare al Governo del Paese occorre guadagnarsi i voti della popolazione più disagiata e per questo promettono redditi di ogni tipo a spese dello Stato.
Ma molti altri problemi si affollano nelle promesse elettorali: la diminuzione delle nascite, le difficoltà di educare ed assistere i figli nelle fasi più delicate della loro crescita e formazione, l'incremento della criminalità giovanile, gli effetti deleteri delle nuove tecnologie (web, social network, smartphone, videogiochi, ludopatie, ecc.), la mancanza di posti di lavoro destinata ad aggravarsi con la diffusione della robotica, ecc.
La scarsità di nascite alimenta anche la paura che gli immigrati possano soppiantare gli Italiani e la loro cultura occidentale, cristiana e liberale con culture di tipo islamico o magico-occultistiche che non accettano la laicità dello Stato e la parità di diritti tra tutte le credenze religiose, tra tutte le etnie e tra tutte le persone umane.
Riflettendo su queste problematiche sono pervenuto alla conclusione che potrebbe essere utile assegnare un reddito (poniamo 1000€/mese netti) al genitore che non ha lavoro e decide di dedicarsi alla cura dei figli, della famiglia e dell'abitazione, anche se l'altro coniuge lavora e ha un reddito (purché questo non superi i 3000€/mese).
I vantaggi sociali di questa misura sono notevoli.
I figli sono assistiti con maggiore attenzione ed affetto, non lasciati in asili nido quando sono piccolissimi e fragili psicologicamente, accompagnati a scuola e controllati meglio nei loro comportamenti per strada , con i compagni, seguiti nella elaborazione dei compiti, nello studio delle materie, nell'uso dei computers, dei cellulari ,ecc.
Ci sarebbero più posti di lavoro stabili e meglio remunerati.
Le aziende avrebbero minori perdite per assenze dei dipendenti causate dalla necessità di assistenza ai figli (per malattie ed altre esigenze).
Sarebbe molto più facile mettere famiglia anche con un solo salario e sicuramente si incentiverebbero le nascite data la maggiore tranquillità economica della coppia.
Questo reddito genitoriale non deve esonerare l'altro coniuge, in proporzione del suo reddito e del tempo libero di cui dispone, dal contribuire economicamente ed affettivamente all'educazione della prole.
Se il titolare di questo reddito decidesse in qualsiasi momento di intraprendere attività remunerative, anche saltuarie, dovrà rinunciare a tale reddito per i periodi di tali attività. In caso contrario tale reddito (rivalutato come le pensioni secondo l'ISTAT) durerà vita natural durante come integrazione della pensione in modo da raggiungere i livello fissato. Ad esempio se dopo l'attività lavorativa il titolare matura una pensione di 700€ , con il reddito genitoriale integrerà la pensione a 1000€ ( cioè riceverà 300€ dalloSTATO).

 

REPUBBLICA FONDATA SUL LAVORO

ed.02/04/17
Molti ritengono che l'art.1 della Costituzione italiana sancisca il diritto al lavoro di tutti i cittadini; se così fosse l'art.4 ne sarebbe una inutile ripetizione!
Si tratta di una metafora ambigua che si presta ad interpretazioni svariate: si può ritenere che l'onere di sostenere lo Stato ricade sui lavoratori, oppure che tutti abbiano l'obbligo morale di lavorare. Ma comunque non si evince da ciò che lo Stato abbia l'obbligo di garantire un lavoro a tutti. Paradossalmente proprio questa espressione ambigua, dietro l'apparente esaltazione del lavoro come fondamento della Repubblica, è servita come fumo negli occhi per oscurare l'art.4 ben più chiaro e perentorio: lo Stato deve garantire il diritto al lavoro di tutti i cittadini!
Questo equivoco è servito in questi 70 anni ai Governi  per eludere il loro dovere di garantire il diritto al lavoro, il che non vuol dire dare un assegno di povertà a chi non ha nessuna fonte di reddito.
Finalmente questo concetto sembra sia stato recepito da Matteo Renzi che propone il "lavoro di cittadinanza".
Inoltre la "Repubblica fondata sul lavoro" sembra escludere chi pur non lavorando investe capitali nelle imprese o in immobili ad uso abitativo: del resto l'art.53 recita :"Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva." (non solo i lavoratori!).
L'art.53 lascia comunque in sospeso la misura oggettiva della capacità contributiva, da cui nasce il problema degli accertamenti, dell'evasione fiscale,ecc.
D'altra parte tassare il reddito da lavoro ed i consumi produce come si è visto negli ultimi anni una diminuzione della quantità di lavoro disponibile perché le imprese non riescono a produrre in modo competitivo e i cittadini non riescono a comprare i beni che vorrebbero a causa delle tasse eccessive. Ciò spinge le imprese a sostituire i lavoratori con macchine automatiche.
Ma l'art. 4 dice che tutti hanno diritto al lavoro e lo Stato deve garantire tale diritto. Quindi lo Stato invece di tassare il lavoro e i consumi deve tassare un altro elemento che implica una capacità contributiva: la proprietà dei suoli. La tassazione del suolo può essere calibrata secondo le necessità del bilancio e modulata secondo la dislocazione e l'utilizzo del suolo (città-campagna, agricoltura- edificabilità, ecc). Inoltre con un continuo aggiornamento catastale l'evasione sarebbe pari a zero e si potrebbe applicare in modo matematico la progressività e la equa distribuzione degli oneri.
Quindi l'Italia è una Repubblica fondata sulla proprietà  e l'uso del suolo italiano.
In questa nuova versione chi possiede un suolo deve sostenere le spese dello Stato e chi usufruisce di servizi pagherà per l'uso di quei servizi. In questo modo nessuno può sottrarsi al pagamento del dovuto né può portare il proprio suolo all'estero o nei paradisi fiscali.
Questo tipo di impostazione fiscale favorisce gli investimenti in Italia, riduce di molto il costo del lavoro e il costo dei prodotti commerciali e tende a ridurre a zero la disoccupazione.

 

ISLAM e DEMOCRAZIA

ed.11/10/15

Negli ultimi anni si è venuta formando presso i popoli cosiddetti Occidentali una grande illusione: sembrava che si potesse far evolvere i popoli a prevalenza religiosa islamica verso una forma di democrazia in modo da poter estendere anche ad essi l'uguaglianza dei diritti ed il benessere collettivo.
Purtroppo l'abbattimento delle dittature in Iraq, in Egitto, in Tunisia, in Libia ha portato ad una triste e sconcertante conclusione: i popoli di religione islamica sono incompatibili con la democrazia!
Una possibile spiegazione può essere ricercata studiando il Corano: un libro che si presta ad infinite interpretazioni diverse, che non ammette la parità di diritti tra uomo e donna, che reprime la libertà sessuale e naturalmente non prende in nessuna considerazione la democrazia come forma di Stato. Da qui nascono le innumerevoli sette islamiche che si combattono senza tregua e che solo una dittatura forte e impietosa può tenere sotto controllo.
Costruire uno Stato laico e democratico in un paese cattolico è difficile, ma in un paese islamico è praticamente impossibile.
Basti pensare che secondo l'etica islamica una affermazione vera, ma dannosa per la collettività, è un grave reato!
Negli stati occidentali ciò accade solo per i segreti di Stato, ma non per chi denuncia il malaffare, ad esempio.
Le Democrazie occidentali si sono trovate nell'imbarazzo di dover aiutare a volte feroci dittatori per poter usufruire di scambi commerciali (petrolio,ecc).
In questa situazione risulta avvantaggiato Putin, che può senza scrupoli democratici allearsi con Assad, con l'Iran, con i Sauditi, ovviamente senza nessuna velleità di esportare democrazia.
E' bene che la NATO e i paesi occidentali cambino strategia se non vogliono perdere influenza sul medio Oriente.

Un PAPA Moderno

ed.02/07/15
Nella Enciclica 'Laudato si' il Papa condanna giustamente il deterioramento dell'ambiente, il consumismo, l'ineguaglianza sociale, e sviluppa un apprezzabile discorso sulla condizione umana  e sul futuro che ci attende dimostrando di aver assorbito molte delle istanze culturali che da tempo si agitano nel Mondo.
La massa di considerazioni interessantissime è tale che forse a molti sono sfuggiti due punti cruciali su cui vorrei richiamare la vostra attenzione.
Al par.50 si legge che non è necessario il controllo delle nascite nei paesi in via di sviluppo perché la 'crescita demografica è pienamente compatibile con lo sviluppo integrale e solidale'.
Allora vorrei domandare al Papa: esiste un numero massimo di persone sulla Terra raggiunto il quale occorrerà ricorrere al controllo delle nascite o è ammissibile una crescita all'infinito?
A giudicare dalle tragedie in corso, guerre, epidemie, lotte per la sopravvivenza, morti per freddo e fame di tanti esseri umani, fuga di milioni di persone verso i paesi più ricchi, inquinamento globale, buco nell'ozono, effetto serra, sembrerebbe che si sia già superato di molto il limite e che la decrescita demografica sarà molto più dolorosa del controllo delle nascite. Se avessimo cominciato a controllare le nascite da un secolo ora forse avremmo meno problemi.
Veramente possiamo sperare che i paesi più ricchi rinuncino al consumismo sfrenato e alla distruzione sistematica del Pianeta?
Al par.94 si legge che 'il ricco e il povero hanno uguale dignità'. Ma il Maestro ha detto che il ricco non entra nel Regno dei Cieli!

Come può avere pari dignità chi è ricco dalla nascita e non ha mai lavorato nella sua vita o chi si è arricchito con lo sfruttamento del lavoro altrui e il povero operaio che ogni sera torna a casa con la schiena rotta o il disoccupato che non ha nulla da offrire ai propri bambini per la cena?
Ogni persona è creata da Dio nuda alla nascita e quindi povera: chi si arricchisce lo fa a discapito dei suoi fratelli!
Non credo che il miliardario che passa la vita nelle sue ville con piscine favolose o sulle sue 'barche' con 'donne d'alto bordo' abbia la stessa dignità del padre di famiglia che deve quadrare il bilancio e pagare le tasse.

Sindacato Globale del Lavoro

ed. 25/10/14
L'errore dei sindacati consiste nel continuare a lottare per i diritti di un popolo ignorando tutti gli altri. E' una guerra persa in anticipo.
Il Capitalismo più che mai con le tecnologie attuali può investire i soldi dove c'è più profitto, dove i lavoratori hanno meno diritti, fanno meno scioperi, dove ci sono meno tasse, meno pastoie burocratiche, dove possono assumere e licenziare liberamente. Questo è posibile perché ogni popolo ha i suoi sindacati, i suoi diritti e non si interessa agli altri popoli con meno diritti, minor sicurezza sul lavoro, più sofferenza, più malattie e minor vita.
In questa situazione i sindacati non possono pretendere che lo Stato e il Governo, sotto la minaccia della fuga di Capitali e dell'espianto delle produzioni vitali, possa assecondare le loro richieste, sia pure giustissime.
L'unica strada possibile è creare il Sidacato Globale del Lavoro e far avanzare contemporaneamente tutti i lavoratori della Terra lungo il sentiero dei Diritti.

A titolo di esempio consideriamo la Carta dei Diritti di Europa che all'art.30 dice:
"Ogni lavoratore ha il diritto alla tutela contro ogni licenziamento ingiustificato, conformemente al diritto dell’Unione e alle legislazioni e prassi nazionali."
Apparentemente sembra una grande conquista, ma se ci riflettete questo articolo è troppo generico per cui non può impedire al Governo italiano di sostituire al reintegro nel posto di lavoro un congruo risarcimento, nel caso di ingiusto licenziamento. E allora mi domando perché i sindacati non hanno lottato e scioperato per introdurre l'obbligo del reintegro nella Carta Europea dei diritti, invece di difendere a spada tratta l'art.18 dello Statuto italiano dei lavoratori?

Contro la violenza sulle DONNE

Andromeda : dipinto di Doré: wumbo.tumblr.com

ed.1/8/14
Il 19 giugno 2013 è stata ratificata in Italia la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, che OGGI entra in vigore (finalmente!).
La Convenzione indica le strategie da adottare, riassunte nelle 3 P: Prevenzione, Protezione, Punizione, per raggiungere un unico grande obbiettivo, eliminare ogni forma di violenza e sopraffazione nelle relazioni di genere.
Ovviamente il Governo ha subito creato una commissione (pardon 'task force')  interistituzionale che ha visto la partecipazione di una serie di Ministeri interessati (Pari opportunità, Giustizia, Interno, Salute, Istruzione, Esteri, Difesa, Economia e Finanze, Lavoro, Sviluppo economico), e naturalmente integrata dai rappresentanti delle autonomie territoriali e dell’associazionismo, con il coordinamento del Dipartimento per le pari opportunità.

26/11/2023 FEMMINICIDIO.
Sotto l'aspetto evolutivo i mammiferi derivano dagli uccelli : nei mammiferi si verifica un cambiamento rivoluzionario. Infatti come tutti sanno gli uccelli sono molto dediti alle cure parentali nel senso che alimentano i piccoli per un certo tempo dopo la schiusa delle uova nel nido ( costruito con grande accuratezza e abilità). In queste attività in genere si alternano con uguale impegno sia il maschio che la femmina. L'unica differenza sostanziale per quanto riguarda la prole sta nel fatto che la femmina fa le uova. Nei Mammiferi c'è un cambiamento fondamentale nel ruolo del maschio e della femmina: la femmina non solo ha un lungo periodo di gravidanza nel quale è ovviamente più vulnerabile del maschio, ma anche dopo la nascita dei piccoli svolge un ruolo completamente diverso dal maschio perché ALLATTA. E' inutile spiegare i vantaggi evolutivi dell'allattamento che sono ovvi e noti a tutti, ma è facile capire che alla maggiore vulnerabilità della femmina corrisponde un ruolo più forte e aggressivo del maschio contro altri maschi o predatori. Nel corso dei millenni il cervello e l'organismo dei maschi ha sviluppato strutture neuronali e fisiologiche diverse da quelle sviluppate dalle femmine. Queste strutture codificate nel DNA sono ancora presenti anche se mascherate dalle sovrastrutture culturali. Probabilmente queste strutture inconscie sono finalizzate alla sopravvivenza della specie e, quindi, spingeranno le femmine a scegliere maschi aggressivi e forti perché così saranno meglio difese e i maschi sentiranno fortissimo l'impulso di proteggere e difendere le femmine da altri maschi considerandole sempre più un loro possesso intoccabile. L'educazione impartita dai genitori, dalla scuola, dai mezzi di comunicazione costruisce una cultura dominante che in parte risente di queste strutture inconscie. Basta ricordare proverbi del tipo "l'uomo è cacciatore" o il delitto d'onore oppure riguardare i film e le fiction famosi in cui si esaltava la forza e la virilità dell'uomo in contrapposizione al sesso debole; le regole di galanteria, "prima le donne e i bambini", "la guerra è cosa da uomini", "piangeva come una donnicciola", la comicità dell'uomo vestito da donna, le "arti donnesche", etc.. Quando nella cultura dominante si comincia a capire che le donne hanno gli stessi diritti e doveri degli uomini, che possono fare gli stessi lavori e svolgere funzioni direttive e di alto impegno e responsabilità come gli uomini, si è instaurato un conflitto tra quelle strutture inconscie maschiliste e il progresso del femminismo. In questo conflitto l'educazione e la cultura hanno represso le pulsioni dell'inconscio lasciando quasi pensare che la componente maschilista fosse superata dalla cultura. Ma quando per qualche motivo la repressione presenta una falla esplodono improvvisamente quelle pulsioni che prima erano sotto controllo dell'IO razionale. Paradossalmente più rigida è la repressione degli impulsi e maggiore è la violenza dell'esplosione, come accade per i vulcani. Per capire come può succedere che un uomo che ha sempre controllato i suoi impulsi istintivi improvvisamente perda il controllo e compia azioni violente occorre considerare che nel cervello quando si ricevono sensazioni gratificanti si produce dopamina che è come una droga e come tale può dare luogo anche ad assuefazione e conseguenti crisi di astinenza. Se per esempio un uomo si innamora di una donna e questa corrisponde al suo amore sviluppando una relazione molto stretta e intensa, nel cervello del maschio si produce dopamina che alimenta un intenso piacere, ma allo stesso tempo si genera assuefazione e crisi dolorose se questa relazione viene interrotta dalla donna. Per l'uomo essere lasciato dalla donna che ama e che desidera fortemente è una umiliazione che può farlo cadere in una profonda depressione al punto da meditare il suicidio o spingerlo a compiere atti di imprevedibile violenza. Si potrebbe sperare che queste strutture inconscie del cervello col passare delle generazioni potranno essere soppiantate da strutture meno pericolose; ma è difficile che ciò accada perché esse sono state prodotte a causa del meccanismo dell'evoluzione naturale che seleziona il maschio più forte e potente: nella società attuale la mascolinità si traduce nella capacità di dominare anche politicamente gli altri e soprattutto nel possesso di danaro che sostituisce la forza fisica: per esempio premendo un pulsante possiamo azionare una gru. Per molti uomini l'ambizione di arrivare a posti di comando con alte remunerazioni è un modo per poter disporre di tutte le donne che si vogliono: c'è un proverbio che traduco "il comandare è meglio del fare sesso"; ma in effetti è la stessa cosa.

Violenza sulle donne

Rebus dei popoli

Ed.17-3-14

E' possibile imporre ad un popolo con un decreto di rinunciare alla sua lingua?!

E' come se un giorno il nostro Presidente Abdul con un decreto decidesse che in Italia si può parlare solo l'Arabo!

rebus

Democrazia diretta e giustizia del popolo: Gesù o Barabba?

Ed. 05/04/14

La sovranità appartiene al popolo, ma l'amministrazione dello Stato e dei servizi pubblici è compito di persone esperte. Il popolo è incompetente per quanto riguarda la creazione di leggi, la gestione dello Stato, la amministrazione della Giustizia e per questo il sistema migliore è quello della rappresentanza politica e della competenza giuridica ed economica.
Oggi secondo alcuni un capo politico non può essere condannato per i suoi reati o ha diritto alla grazia solo perché il suo popolo di elettori continua a votarlo nonostante le sue azioni immorali e illegali.
Secondo altri il debito pubblico è immorale e non deve essere onorato perché il popolo decide di non volerlo pagare. Tutti sanno che una parte del popolo possiede patrimoni finanziari e immobiliari complessivamente pari a 3 o 4 volte il debito pubblico, ma nonostante ciò invece di far pagare il debito a chi a ereditato le ricchezze accumulate grazie a quel debito, si sceglie di non pagare esponendo tutta la popolazione alla rappresaglia brutale dei Mercati Globali che ovviamente non starebbero a guardare.
In modo parimenti assurdo si pretende che i deputati in Parlamento prendano le loro decisioni politiche sulle leggi e le riforme chiedendo in tempo reale il consenso degli iscritti al movimento o al partito: gli stessi riconoscono che le materie su cui il Parlamento deve assumere decisioni sono estremamente complesse e richiedono studi giuridici, analisi dei disegni di legge, approfondimenti accurati, indagini sul territorio; ma nonstante ciò ritengono che una massaia, intenta ai fornelli e oberata dalle faccende di casa e dalla cura dei marmocchi, possa in qualche ritaglio di tempo andare al computer e votare su una legge per la bonifica dell'ambiente, sulle scelte di spesa per la sicurezza nazionale, sull'istruzione universitaria, sullo sviluppo industriale, sulla riforma della costituzione, ecc.
Se per difendersi in giudizio si nomina un rappresentante legale esperto, figuriamoci se possiamo direttamente operare delle scelte vantaggiose nell'ambito delle leggi e dell'amministrazione dello Stato!
E' naturale che se uno dice: "Se mi votate pagherete meno tasse" ci saranno molti che ci credono senza porsi la domanda :" ma poi che svantaggio avremo in cambio?". Perché se poi le strade saranno piene di buche e i mezzi di trasporto non passano mai e le scuole crollano forse non ci conviene. Analogamente se mi tolgono l'IMU e mi fanno pagare la TASI che vantaggio mi viene?
Avete mai sentito qualcuno dire:"Se mi voterete darò tutti i miei beni allo Stato per ridurre il debito pubblico" ?
Analogamente se uno dice:"Usciamo dall'euro e non paghiamo il debito pubblico" ci saranno sicuramenti molti a cui piacerà molto questa idea geniale; ma non pensano che mentre si insedia il nuovo Parlamento e la nuova maggioranza forma il Governo che dovrà sancire l'uscita dall'euro e l'azzeramento del debito, basteranno poche ore ai Mercati Globali per ridurre in briciole i titoli di Stato italiani, demolire finanziariamente tutte le nostre aziende e banche, provocare un'inflazione gigantesca riducendo l'Italia peggio della Grecia? E come farà lo Stato a pagare stipendi e pensioni? e chi comprerà i beni di consumo?
E' vero non è l'uscita dall'euro che può distruggerci; ma la scelta reale o anche soltanto presunta dell'azzeramento del debito da parte del Governo.

Pace o Guerra?

ed.2-9-13 
Guerra vuol dire morti, feriti, sofferenze atroci degli esseri umani: e allora chi può volere la guerra? solo i trafficanti di armi e di morte!
Si dirà che è una guerra difensiva o umanitaria. Ma l'esperienza ormai ci impedisce di credere alla giusta causa!
Possibile che le Grandi Religioni non possano realizzare la PACE?
Possibile che Dio possa tollerare che i suoi figli si ammazzino senza ragione?
Possibile che i Grandi Maestri Religiosi non sappiano far altro che lanciare allarmi e moniti?
Possibile che L'ONU, che ci costa miliardi, non serva nemmeno ad impedire i conflitti?
Possibile che nessuno organizzi una manifestazione di tutti i popoli del mondo per la difesa dei DIRITTI UMANI?

Grillo in tuta

Democrazia diretta

Ed 19/03/13

La democrazia diretta per un paese con milioni di persone non ha senso perché è assurdo chiamare al voto la gente per ognuna delle innumerevoli decisioni che il Governo deve assumere; il progresso tecnologico delle telecomunicazioni interattive ha creato l'illusione di poter rimettere in discussione il problema. Ma anche se tecnicamente fosse possibile far esprimere a tutti i cittadini la propria volontà su ciascun provvedimento governativo e su ciascuna legge dello Stato in tempo reale, la democrazia diretta resta una pia illusione irrealizzabile per i seguenti motivi:
1) è attualmente impossibile garantire la segretezza e l'indipendenza fisica di chi vota tramite computer ( per fare un esempio estremo potrebbe avere una pistola puntata contro);
2) Non è possibile per un cittadino che lavora e ha famiglia capire ed interessarsi alle leggi ed ai problemi economici complessi di uno Stato moderno ( se per difendersi in giudizio occorre dare mandato ad un avvocato figuriamoci per leggiferare!).
3) E' difficile controllare che il sistema informatico non consenta brogli e manipolazioni dei risultati.
Pertanto credo che, con tutti i suoi difetti, la democrazia rappresentativa  sia la migliore soluzione attualmente possibile; si tratta di applicare un sistema elettorale efficace ed in grado di garantire la governabilità e di scegliere persone affidabili e non parolai arruffapopolo.

Quote rosa ?

Ed.19/11/12
Le donne sono riuscite ad accedere a una buona parte delle funzioni nella società e senza dubbio hanno percorso un discreto cammino sulla via per l'uguaglianza dei generi, ma ci sono ancora da conquistare le cime più impervie della scala sociale e cioè i posti dirigenziali che oggi sono ancora in gran parte appannaggio dei maschi.
Ciò è dovuto al fatto che le nomine su posti di potere sono in genere discrezionali. Si è pensato di correggere l'ingiustizia con le quote rosa, obbligando ad esempio a mettere nelle liste politiche una percentuale di donne. Ma non mi pare una buona soluzione e comunque è alquanto umiliante per le donne avere dei posti riservati come se fossero bisognose di protezione.
Invece credo che per risolvere il problema alla radice almeno nel campo politico ( da cui poi si diffonderebbe a tutta la società l'innovazione) occorre agire in modo drastico: in tutte le elezioni ognuno elegge solo rappresentanti del proprio genere: in questo modo la composizione delle assemblee corrisponderebbe per quanto riguarda il genere alla composizione degli elettori; ci sarebbe una gara tra uomini e donne a chi elegge più rappresentanti e si ridurrebbe  l'astensione quasi a zero. Inoltre le donne elette, non essendo scelte dagli uomini sarebbero forse meno attraenti, ma più competenti e intelligenti.

 

pietà di Michelangelo

Droghe libere

ed.9/07/12
Vi sono autorevoli persone che periodicamente tornano alla carica per ottenere che le droghe leggere possano essere vendute liberamente.  Tra questi il prof.Veronesi che sostiene la necessità di rendere legale la vendita di droghe leggere anche se conferma quello che forse non tutti sanno: che esse sono comunque dannose per il cervello!
 

leggi il seguito cliccando sulla stellina:

Il Libero Arbitrio

Ed. 9/04/12
Ho letto anche di recente riflessioni sul Libero Arbitrio e mi sembra che l'argomento diventi sempre più attraente per le persone che vogliono capire la realtà senza pregiudizi.
Allo stato attuale delle conoscenze credo che sul funzionamento del cervello si possa dire che equivale a quello di un elaboratore molto sofisticato con  un numero impressionante di connessioni e che giunge alle conclusioni sulla base dei dati  e delle istruzioni che ha ricevuto in passato e che riceve nel momento presente. Quindi il risultato è frutto di un calcolo logico in cui non si può inserire il concetto di libero arbitrio. Ma alcuni per lasciare aperto uno spiraglio che ci consenta di credere ancora a questa prerogativa a cui gli esseri umani sono molto affezionati, si agganciano ad alcune teorie della Fisica secondo le quali esisterebbe una possibilità che gli eventi non siano determinati dalle condizioni preesistenti. Questo secondo alcuni potrebbe autorizzare a credere nell'esistenza del libero arbitrio.
La cosa strana è che in questa discussione si esamina la possibilità che la mente sia in grado di scegliere tra due o più opzioni. In effetti il problema è mal posto perché la domanda che ci dobbiamo porre è: supponendo che la mente possa scegliere tra due alternative, con quale criterio sceglierà?
Se la mente sceglie in modo deterministico sulla base della logica, cioè scgliendo la soluzione che ritiene più vantaggiosa per il soggetto o per la sua specie (criterio evoluzionistico), allora la scelta sarà obbligata.
Se la mente sceglie in modo casuale, come se tirasse i dadi, come si dovrebbe pensare in accordo con la meccanica quantistica, allora che senso avrebbe il libero arbitrio se fosse solo il frutto del caso.
Se la mente, dopo una elaborazione accurata perviene ad un risultato che il soggetto rifiuta per effetto di una entità spirituale che chiameremo Coscienza, allora si ripropone il problema: con quale criterio la Coscienza sceglierà?
Se la Coscienza decide in virtù di una sua intrinseca caratteristica, indipendente dalle vicissitudini occorse al soggetto, ebbene allora significa che chi ha una Coscienza buona sceglierà il bene, mentre chi ha una Coscienza cattiva sceglierà il male: in tal caso la scelta è fatta a priori dall'Essere Supremo che ha donato la Coscienza al soggetto. Anche in questo caso il soggetto non è libero di scegliere.
Come si evince da questo semplice ragionamento il Libero Arbitrio nel senso filosofico che gli si attribuisce, con il corollario della responsabilità del soggetto nelle scelte che fa, non ha alcun senso. 

Per ulteriori considerazioni sull'argomento clicca sulla figura:

ARMI NUCLEARI AL BANDO

ed.07/03/12
Non è possibile impedire ad una nazione di sviluppare armi nucleari finché nel mondo esiste anche una sola bomba nucleare. Quindi per impedire la proliferazione disastrosa di tali armi occorre che l'ONU costringa tutte le nazioni che attualmente detengono armi nucleari a distruggerle e impedisca a tutte le nazioni di costruire altre armi nucleari. 

I BENI COMUNI PUBBLICI o PRIVATI?

28/01/2012    

I Beni comuni di una popolazione sono l'ARIA, l'ACQUA, la CASA, il CIBO, l'ENERGIA, la SALUTE, l'ISTRUZIONE, il TRASPORTO, la COMUNICAZIONE, l'INFORMAZIONE, la GIUSTIZIA: ciascuno di questi  è essenziale per vivere decentemente nella società contemporanea.
Questi Beni essendo indispensabili devono essere garantiti a tutti indipendentemente  dalle possibilità economiche.
Se questi Beni essenziali vengono gestiti da società private, che giustamente perseguono il profitto per remunerare il capitale impiegato, probabilmente saranno gestite in maniera efficiente, ma non potranno essere garantiti a tutti. Infatti se una linea ferroviaria serve una zona poco remunerativa, rappresenta una perdita di profitto per il privato, mentre il gestore pubblico deve garantire lo stesso servizio anche ai cittadini che abitano lì, distribuendo la perdita economica a carico di tutti gli altri cittadini per solidarietà. Lo stesso vale per la Salute: occorre assicurare lo stesso standard di qualità a tutti i territori, anche lì dove ciò costa di più.
Se un cittadino a causa di vicissitudini sfortunate si trova in difficoltà e non può ottemperare al pagamento della bolletta della luce, il gestore privato deve interrompere la fornitura se non vuole perdere profitto e rischiare di fallire; invece il gestore pubblico può concedere dilazioni o rinvii del pagamento in nome della solidarietà dei cittadini di una stessa comunità.
Tutto questo non impedisce di permettere a gestori privati la loro attività, quando questa può essere effettuata in parallelo con quella pubblica: va benissimo che accanto all'Ospedale pubblico vi sia quello privato che può offrire livelli di qualità superiori allo standard minimo garantito da quello pubblico. Naturalmente non si deve consentire che le stesse persone operino nel pubblico e nel privato contemporaneamente, perché come sappiamo si creano interferenze a danno del settore pubblico per l'inevitabile conflitto di interessi che si instaura in questi casi.

 

ed.21/07/12

La Corte Costituzionale italiana ha dichiarato incostituzionale la legge finanziaria del Governo Berlusconi che disponeva la possibilità per gli Enti locali di liberalizzare i servizi pubblici essenziali, in pieno contrasto con il risultato dei Referendum!