(1) L'intelligenza, che può creare informazione e organizzazione (quello che la teoria ID chiama CSI
= informazione complessa specificata funzionale), sostituisce il caso e la necessità,
che non possono crearle.
(2) Il meno viene sensatamente a derivare dal più e non viceversa.
(3) La macroevoluzione corporea, che è un vero "suicidio tecnologico", viene sostituita da una derivazione
astratta e incorporea, cioè fatta ad un livello superiore a quello materiale. Questo spostamento
ad un livello superiore, che aumenta enormemente la flessibilità del processo cosmogonico biologico
(anzi, in definitiva che lo rende possibile), è un fondamentale principio ingegneristico
(vedi il nostro precedente articolo "Ingegneria ed evoluzione"). Le specie non hanno più da trasformarsi
materialmente in modo oseremmo dire "mostruoso" con tutte le innumerevoli e insormontabili complicazioni
che ne deriverebbero.
(4) L'"antenato comune corporeo di semplicità minima" diventa il "progetto archetipo [gli inglesi direbbero
il 'template'] di complessità massima" da cui tutte le forme più semplici derivano come sotto-progetti,
quando piani corporei, configurazioni e parametri vengano indefinitamente variati.
(5) Ciò che è intelligente (l'uomo) viene creato dall'intelligenza; è ovvio infatti che l'inintelligente
non può produrre l'intelligente, come pretenderebbe l'evoluzionismo.
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Esaminiamo queste affermazioni:
1) Si sostiene che in un sistema in cui avvengono solo fenomeni casuali non possa in alcun modo formarsi un organismo in grado di svolgere una funzione significativa. Si tratta di un'affermazione che non può essere provata: non si può dire che un fenomeno non può accadere perché ciò richiede una conoscenza di tutto ciò che accade in ogni luogo dell'Universo e in ogni tempo. Solo un Essere Infinito e Presente può conoscere ciò che accade in ogni luogo e in ogni tempo.
Vediamo se sulla base delle nostre attuali conoscenze ciò è possibile. Immaginiamo di osservare un sistema formato da un brodo di sostanze in cui si possono casualmente formare molecole di ogni tipo; chi ha studiato un po' di chimica sa che gli atomi tendono ad unirsi in molecole ed alcune molecole sono formate da catene lunghe di atomi che sono tenuti insieme da forze elettriche, cioè dall'attrazione tra cariche positive e negative: queste unioni sono dovute al caso e alla attrazione tra molecole: ciò avviene senza alcun progetto specifico.
Alcune molecole, che vengono chiamate nucleotidi dagli studiosi, hanno una particolare tendenza ad attrarsi reciprocamente: chiamiamo queste molecole con i seguenti nomi: Adenina, Citosina , Guanina, Timina, Uracile . Per semplicità useremo in seguito solo le lettere iniziali per identificarle. Si dà il caso che in un ambiente liquido, in cui queste molecole si possono spostare liberamente, le A e le U si attraggono tra loro e tendono ad unirsi e analogamente le C e le G si attraggono tra loro. Questi nucleotidi formano lunghe catene più o meno stabili nel brodo di cultura e se vi sono nuleotidi liberi questi vengono attratti dai loro complementari (A e U, C e G).
Accade quindi che se per caso si è formata una sequenza di nucleotidi :
ACCCGGUG per l'attrazione tra i complementari si affianca ad essa una catena del tipo
UGGGCCAC;
Come si vede questa seconda catena non è stata formata a caso come la prima , ma contiene in sé l'informazione della sequenza della catena originaria! E' accaduto cioè un fatto straordinario: da un fenomeno casuale si è passati ad una trasmissione di informazione!
Se consideriamo che la catena complementare si può separare dalla originale e a sua volta produrre un'altra catena complementare che risulta identica alla catena originale, si è verificato un fatto ancora più importante: la duplicazione di una catena formatasi casualmente: ciò è alla base della vita!
Potrebbe anche accadere che una catena che inizia per A e termina per U , a causa dell'attrazione fra i nucleotidi estremi, si incurvi e formi un anello; in questo modo questa molecola potrebbe acquistare caratteristiche nuove che non esistevano nella forma a spaghetto: ad esempio tutti sanno che i tubetti legano meglio con i fagioli che non gli spaghetti.
Questi esempi semplicissimi ci dovrebbero far capire che per spiegare l'evoluzione delle molecole e poi delle cellule e poi degli esseri pluricellulari non è più necessario supporre che un Essere intelligente sia intervenuto di volta in volta a creare le varie forme organizzate della materia; ma nessuno ci impedisce di pensare che un Essere Intelligente abbia creato l'Universo in maniera tale che potesse evolvere spontaneamente nel modo che vediamo. Tuttavia non si può affermare che l'evoluzione della materia non poteva avvenire 'perché il caso non può generare informazione'.
2) Affermare che il più non può derivare dal meno è veramente assurdo: sarebbe come dire che il figlio di un ciabattino non può essere un genio della musica o della pittura! E allora Giotto? Gli studi sul cervello hanno dimostrato che l'intelligenza dipende soprattutto dalle connessioni tra i neuroni che non sono innate ma si formano sotto l'azione di stimoli sensoriali: questo spiega come il figlio di un analfabeta a volte può diventare un grande scienziato e viceversa!
3) In questa affermazione si allude ad un livello superiore immateriale come se fosse possibile fare affermazioni su fenomeni di cui non abbiamo nessuna possibile percezione e la cui esistenza è puramente immaginaria, cioè inventata dalla mente di liberi pensatori.
4) In questo punto si ipotizza che la Mente suprema abbia progettato prima l'Uomo come organismo più complesso e poi gli organismi meno complessi: in effetti l'esperienza umana è opposta: un ingegnere progetta prima le cose semplici e poi le combina insieme in modo da creare macchine più complesse: ad esempio è stata inventata prima la ruota e poi l'ingranaggio: immaginate che un giorno un uomo inventava l'ingranaggio con ruote dentate, che si sposano perfettamente l'una con l'altra e, poi, come sottoprogetto, pensava: forse queste ruote possono servire anche per costruire un carretto.
5) Qui si dice in sostanza che uno stupido non può dire una cosa intelligente; però può darsi che dica una cosa intelligente per errore, per caso. Se immaginiamo che uno stupido dica una cosa intelligente ogni cento e che dica un milione di cose, si vede che alla fine avrà comunque detto 10000 cose intelligenti, se cancelliamo tutte le altre! Ebbene la Natura è stupida e modifica il DNA degli esseri viventi per errori nella duplicazione, o per caso a causa di radiazioni, interferenze chimiche o altro; però su miliardi e miliardi di mutazioni si verifica che molte risultano vantaggiose per la specie e la rendono più forte o anche più intelligente nel risolvere le difficoltà ambientali: quindi non è vero che l'intelligenza non può scaturire da ciò che è non intelligente, a parte il fatto che occorrono milioni di anni per fare dei progressi. La differenza tra un progetto intelligente e un risultato casuale è proprio nel tempo che ci vuole per ottenere il risultato. Questo appare evidente se consideriamo che l'evoluzione è avvenuta anche per azione umana; le specie agricole sono state modificate dall'uomo con selezioni mirate; lo stesso per i cavalli di razza, i cani, i gatti, i maiali, le mucche, ecc. L'Uomo ha fatto evolvere alcune specie selezionando gli individui riproduttivi per i propri fini: questo dimostra che l'evoluzione può avvenire molto più velocemente se la selezione è fatta da un essere intelligente. Se invece la selezione la fa l'ambiente naturale e le mutazioni sono casuali allora ci vogliono moltissimi anni. Questo ci fa pensare che non solo il Progetto non è stato fatto a priori da una Mente intelligente, ma che nemmeno durante l'evoluzione naturale ci siano stati interventi intelligenti, ma solo eventi casuali, altrimenti non ci sarebbero voluti milioni di anni per far fare piccoli progressi alle specie viventi.
Sotto questo aspetto il creazionismo è più coerente: se una Mente Somma volesse progettare un mondo abitato da molte specie viventi creerebbe direttamente i vari tipi di piante e animali secondo la sua idea e non perderebbe tempo a far evolvere queste specie un po' alla volta.
A conclusione di questa discussione vorrei farvi riflettere sull'immensità dell'Universo: pensate che nemmeno con i telescopi più potenti siamo riusciti a vedere i limiti di questa enorme provetta in cui Qualcuno sta facendo un esperimento, che siamo noi, esserini infinitesimali, dotati di intelligenza (si fa per dire), per vedere come ci comportiamo durante una vita che dura un attimo fuggente rispetto ai miliardi di anni dell'Universo.
E allora io mi domando: era proprio necessario sprecare una provetta così grande?
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